In molte zone del Lazio e della Campania è frequente trovare, annesse a fabbricati di antica costruzione, delle grotte scavate nel tufo, roccia piroclastica che presenta caratteristiche di leggerezza, media durezza e
facile lavorabilità. Il tufo è stato infatti utilizzato come materiale da costruzione sin dal VI secolo a.C. e fino alla prima metà del diciannovesimo secolo.
Le antiche tecniche di taglio della vena e di estrazione del tufo sono ancora riscontrabili nel famoso “Antro della Sibilla di Cuma” (NA), realizzato dai Greci nel V secolo a.C. Tali tecniche sono state tramandate nei secoli a intere generazioni di cosiddetti “tagliamonte”, maestri d’ascia specializzati appunto nell’individuazione ed estrazione dei banchi tufacei.
Tradizionalmente il vuoto lasciato dai tagliamonte per estrarre il materiale, utilizzato per la realizzazione dell’edificio padronale, veniva poi adibito a cantina per la conservazione del vino…continua
Un caso particolare: la stima di una grotta, in trend la newsletter di CRIF, luglio 2013, Bologna

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